Viaggi 2026: perché tutti vogliono mete che uniscono relax, emozioni e mondi da favola?

Un gruppo di viaggiatori sfila davanti a un castello ricostruito per una cena a tema; accanto, una casa vacanza coordina luci, temperatura e menu tramite un assistente robotico. È un’immagine che spiega il cambiamento: il viaggio non è più solo destinazione, è scelta d’identità e progetto di esperienza. Le ricerche di settore segnalano che sempre più persone vogliono che la vacanza rispecchi la loro identità, non solo le attrazioni turistiche. Booking lo sintetizza nelle sue previsioni annuali: le Travel Predictions analizzano attitudini e preferenze per comprendere come si muoverà il turismo.

Lo studio, giunto alla decima edizione, ha raccolto il parere di oltre 29.000 viaggiatori in 33 Paesi, e mette in luce una spinta evidente verso la self-expression: vacanze che esprimono passioni, gusti e scelte individuali. Questa tendenza non nasce isolata; è resa possibile dall’uso crescente della Intelligenza Artificiale e da servizi sempre più personalizzati. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di bilanciare personalizzazione e privacy: chi progetta offerte lo racconta spesso agli operatori del settore.

Nel corso degli anni le previsioni hanno evidenziato cambiamenti concreti, come la preferenza per destinazioni meno affollate e per esperienze più lente, legate al contatto con la natura. Oggi, questi elementi si combinano con tecnologie che suggeriscono itinerari, ambienti e servizi su misura. Per i viaggiatori italiani, in particolare, emerge la voglia di trasformare il viaggio in espressione personale: non è più solo vedere il mondo, ma farlo rispecchiando sé stessi e le proprie passioni.

Cosa dicono i trend principali

Le previsioni identificano diversi filoni che andranno a influenzare le scelte. Il fenomeno più visibile è il cosiddetto romantasy: soggiorni ispirati a mondi fantasy, con alloggi in castelli fiabeschi, foreste tematizzate e cene scenografiche. In Italia il dato che circola negli studi indica che circa il 63% degli intervistati mostra interesse per mete ispirate al genere, una quota che spinge tour operator e strutture a proporre offerte narrative. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’impatto logistico: creare ambienti «da favola» richiede accordi con enti locali e gestione dei flussi.

Accanto al racconto, la tecnologia entra nell’alloggio: le Humanoid Homes sono case vacanza con assistenti robotici per pulizie, cucina e controllo energetico; il 73% degli italiani si dichiara disponibile a sperimentare case «intelligenti». Sul fronte benessere prendono piede le Glow-cations, vacanze orientate alla cura della pelle e al sonno ottimizzato, con specchi intelligenti e trattamenti su misura: l’81% degli italiani intervistati desidera servizi personalizzati di questo tipo.

Il viaggio on the road cambia volto con i Roadtrip Rewired: itinerari consigliati e ottimizzati dall’AI, con il 57% degli italiani disposto a seguire percorsi panoramici meno battuti suggeriti dalla tecnologia. Parallelamente, nascono le Destined-ations, dove scelte astrologiche e pratiche spirituali guidano le mete: il 32% dichiara di pianificare vacanze in relazione a eventi celesti. Infine le Modern Milestone Missions mostrano che il viaggio è sempre più momento di celebrazione personale: il 69% prenota per sentirsi meritevole, senza aspettare un evento particolare.

Le implicazioni per destinazioni e operatori

Oltre ai trend principali, emergono altri filoni che vanno considerati dagli operatori: il ritorno alla lentezza, riassunto nel concetto di Hushed Hobbies, la trasformazione dei ricordi in itinerari tematici chiamati PastPorts, e l’idea di mettere alla prova le relazioni attraverso esperienze condivise nota come Turbulence Test. C’è anche una tendenza più domestica, i Shelf-ie Souvenirs, dove oggetti e ricordi diventano elementi d’arredo da esporre a casa. Questi sviluppi richiedono scelte operative precise: formazione del personale, adattamento degli spazi, calibratura delle offerte.

Per territori come il Nord Europa o alcune aree italiane, la richiesta di esperienze tematizzate si traduce già in nuove proposte: pacchetti per soggiorni a tema in borghi storici, pacchetti benessere con tecnologie per il sonno, o percorsi più intimi e meno affollati. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la domanda per atmosfere fiabesche che estendono la stagione turistica oltre i mesi tradizionali.

Per il viaggiatore significa aspettarsi offerte sempre più su misura e immersive; per le destinazioni, la necessità di regolamentare e sostenere modelli che coniughino creatività e sostenibilità. Un esempio pratico: il castello di Neuschwanstein è già usato come modello per proposte «romantasy», e diversi operatori italiani stanno predisponendo soggiorni a tema. È una trasformazione che molti italiani stanno già osservando nella scelta delle vacanze e che porterà a una proposta turistica più diversificata e mirata.