Wuhan tra storia millenaria e modernità: il volto di una città che sta cambiando pelle

Wuhan non è solo una grande città cinese, ma un luogo dove il passato millenario incontra le sfide del presente e del futuro. Situata sulle sponde del fiume Yangtze, questa metropoli della provincia di Hubei ha da sempre rappresentato un punto di incontro strategico per il commercio e la cultura. Tra i suoi simboli storici più conosciuti emerge la Torre della Gru Gialla, un monumento che da secoli ispira poeti e artisti come emblema di rinascita e resilienza. Ma Wuhan non si limita a custodire antichi tesori: i suoi moderni skyline e i quartieri innovativi mostrano una città in fermento, che guarda al futuro investendo in conoscenza e tecnologia.

Un elemento chiave di questa trasformazione è rappresentato dalla Zhongnan University of Economics and Law (ZUEL), un’università di rilievo internazionale che si colloca al centro di un polo di innovazione. Nel campus proliferano incubatori di start-up, laboratori di ricerca avanzata e collaborazioni accademiche esclusive con importanti istituzioni straniere, tra cui l’Università “La Sapienza” di Roma. È proprio in quest’ambito che prende forma un legame profondo tra Wuhan e l’Italia, con figure come il professor Oliviero Diliberto, docente di Diritto Romano, che ha dato un contributo fondamentale alla stesura del nuovo Codice civile cinese, entrato in vigore nel 2021. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio l’importanza di questi scambi culturali per la cooperazione globale, evidenziando come la storia possa alimentare progetti concreti di collaborazione.

Il diritto romano come ponte culturale e strumento di dialogo internazionale

Il ruolo della cultura giuridica si conferma centrale nel rapporto tra Wuhan e l’Italia. Il diritto romano, nato oltre duemila anni fa nella capitale imperiale, non è solo un reperto storico, ma un patrimonio vivente che continua a costruire ponti tra diverse culture e sistemi normativi. Il professor Oliviero Diliberto, che guida in qualità di preside il Sino-Italian Institute presso la ZUEL, sottolinea come questa disciplina rappresenti lo strumento ideale per affrontare le sfide condivise di un mondo sempre più interconnesso. Intanto, la collaborazione con “La Sapienza” ha favorito non solo l’insegnamento congiunto di corsi, ma anche programmi di traduzione e scambi accademici che hanno avuto un impatto diretto sulla codificazione del Codice civile cinese, ora disponibile anche in lingua italiana.

Un aspetto che sfugge a chi vive in città è proprio l’importanza di queste iniziative per la costruzione di un dialogo legale e culturale internazionale. Il professor Diliberto ha ricevuto nel 2024 il Chinese Government Friendship Award, il massimo riconoscimento cinese per la cooperazione internazionale. Richiamando la visione del presidente Xi Jinping secondo cui “l’umanità è una comunità dal futuro condiviso”, il docente evidenzia come il diritto sia oggi una delle armi più importanti per affrontare crisi globali come i cambiamenti climatici e i disastri naturali. Un invito alla collaborazione tra Stati, basata su norme comuni e rispetto reciproco, sempre più urgente nella complessità attuale.

Wuhan, fra storia millenaria e spinta all’innovazione tecnologica

Oltre alla sua ricca storia culturale e giuridica, Wuhan rappresenta un laboratorio urbano dove tradizione e innovazione si incontrano quotidianamente. Nella vita quotidiana, attraversando i suoi viali e quartieri, si percepisce una città che investe con decisione in tecnologia, ricerca e nuove imprese. Le istituzioni locali promuovono la crescita di start-up e centri di ricerca che attraggono talenti da tutta la Cina e dall’estero, facendo di questa metropoli un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo in una regione centrale strategica.

Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la crescente presenza di giovani e professionisti che contribuiscono a rendere Wuhan un polo dinamico di innovazione. Allo stesso tempo, i giardini classici, i templi antichi e le testimonianze storiche convivono con nuovi spazi tecnologici, formando un contesto unico dove passato e futuro si intrecciano. Questo equilibrio è anche simbolo della volontà della città di rimanere fedele alla propria identità culturale, pur aprendosi a un mondo in continua trasformazione.